Ignazio Buttitta

Colapesce

con un testo di Gesualdo Bufalino
illustrazioni di Lorenzo Martino

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Descrizione

«Vonnu guerri a non finiri
pi ristari a lu cumannu
e pi seculi e pi seculi
chistu vonnu e chistu fannu.
Ma lo nnomu i Colapisci
la so vuci e i so paroli
non li ponnu suttirrari
picchì è vivu e mai mori.»

«Le guardo queste pagine ed è subito festa» scrive Gesualdo Bufalino commentando la prima edizione del Colapesce (P&M, 1986) di Ignazio Buttitta che oggi torna ai lettori, in una nuova edizione corredata delle illustrazioni di Lorenzo Martino.
Attraverso le voci e i personaggi che la raccontano con la musicalità e il ritmo serrato della lingua unica del poeta siciliano, la popolare leggenda del ragazzo-pesce diffusa in tutto il Mediterraneo si traduce in trascinante passione civile. A metà tra ballata e dramma teatrale, il Cola di Buttitta rivive e rifulge in tutta la sua umanità. E la leggenda torna a varcare i confini dell’isola, si fa cuntu e cantu universale di un tempo che è ancora il nostro, quello in cui gli ultimi, gli scunzulati, sono i veri piccoli giganteschi eroi di ogni giorno che reggono le fragili colonne del mondo contro le insidie della vita e l’indifferenza dei potenti.

Informazioni aggiuntive

formato

12×16.5

pagine

120

pubblicazione

2023

collana

La piccola 113

Autore

Ignazio Buttitta (Bagheria 1899-1997) è il più popolare tra i poeti del Novecento che hanno scritto in dialetto siciliano. Autodidatta che registra con il sismografo della poesia i movimenti della cultura e della società del suo tempo, pubblica la prima raccolta, Sintimintali, nel 1923, quindi, nel 1928, il poemetto Marabedda. Anche a seguito dell’esperienza al fronte durante la prima guerra mondiale, accompagna al lavoro letterario quell’intenso impegno politico e sociale che impronterà tutta la sua vita e le sue opere. Con l’editore Feltrinelli pubblicherà La peddi nova (1963), La paglia bruciata (1968), Io faccio il poeta (1972), Il poeta in piazza (1974), Pietre nere (1983), Prime e nuovissime (1982). Oltre a opere di poesia, ha scritto testi teatrali, tra cui il Colapesce qui oggi in nuova edizione.

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