Descrizione
Il mare è un viaggio verso ciò che è altro, ma anche un tuffo nelle nostre profondità più recondite.
Il mare è il limite dell’orizzonte che segna la finitezza di ciò che possiamo conoscere, ma anche lo sconfinato infinito che può esserci oltre e che non riusciamo a dire neppure con il silenzio.
Il mare è contraddizione ma anche unità, perché nella sterminata distesa d’acqua che ci circonda la superficie incontra l’abisso.
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Il mare, soprattutto a partire dall’età moderna, è potere.
Un saggio che affronta attraverso la riflessione storica il nesso tra il dominio del mare e la formazione di idiomi, lingue, culture e popoli nell’area mediterranea.
Dagli albori della nozione stessa di talassocrazia nell’antica Grecia, alla svolta dell’età moderna – con la scoperta del nuovo mondo e la perdita di centralità del Mediterraneo – fino al Novecento e all’evoluzione contemporanea del diritto internazionale marittimo, un quadro dell’evoluzione del «potere sul mare» che ha influito sulle trasformazioni dell’area mediterranea.





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