Descrizione
L’erede del Beato è l’ultimo romanzo di Angelo Fiore; quello che, come ha scritto Geno Pampaloni, «ne segna la piena maturità».
Nella annosa vicenda dei Bernava, chiamati a sostenere il peso di un lascito ambiguo (la pretesa eredità spirituale e materiale di un fantomatico Beato), Fiore adombra un destino comune: «Tutti gli uomini sono eredi», portatori, senza colpa o merito, di un compito che rimane inesplicabile; ma, insieme, in una lucida e struggente anamnesi, ripercorre le origini della sua vocazione di scrittore, della sola eredità che ha saputo assumere.
Anche questa fotografia riuscì bene; eccetto la figura di Pietro, diminuita, sparuta, il viso buio e tirato d’ansia. “Si direbbe affidato a essi, i ripetitori; e che da essi dipenda ora e in appresso” Andrea rimuginava. “Ed essi hanno il piglio ipocrito di chi simula affetto”. Qual era dunque l’immagine vera, delle due? “In quest’ultima fotografia sembra più piccolo che nella prima, quasi un bambino; però teso, eccitato, nervoso. Qui arieggia assai la madre”.





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