Descrizione
«Ma Kayode, lei non è nera. Anzi è molto bionda, lo sai!»
«No, è nera» rispose «Qui siamo tutti neri» «Non tutti. Che ne dici di Patrick, ad esempio? È bianco con i capelli rossi»
«È irlandese, quindi è nero»
«E che mi dici di Alan? È inglese»
«È comunista. Perciò è nero»
«Ok, e allora Dee? Non è né irlandese né comunista»
«È lesbica ed è cresciuta in una casa-famiglia. È doppiamente nera»
«Va bene. E io?»
«Tu sei musulmano e i musulmani sono neri» «Non sono musulmano, Kayode, e lo sai. Vengo da una famiglia cristiana»
«È lo stesso! Hai l’aspetto di un musulmano e i musulmani sono neri»
Tradotto per la prima volta in italiano, Sul meridiano di Greenwich è un romanzo che rende immediatamente visibile la sconcertante normalità dei meccanismi di esclusione, discriminazione e repressione sempre più attivi nelle società contemporanee. Protagonista di questa storia, anzi di queste storie tanto paradossali quanto realistiche, è un egiziano che vive da tempo a Londra. La telefonata di un caro amico dal Cairo lo convincerà a occuparsi dei funerali di un giovane rifugiato siriano, e a districarsi una volta di più nel labirinto della burocrazia britannica.
In uno stile asciutto, diretto, improntato a una sfrontata ironia, Sul meridiano di Greenwich di Shady Lewis è un romanzo di piacevole lettura che tuttavia non consente evasioni, piuttosto mette a fuoco la realtà nei suoi aspetti meno evidenti ma altrettanto dolorosi, e strappa al lettore più di un sorriso… amaro.
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