Descrizione
Pubblicato nel 1934, è il romanzo in cui Yakup Kadri Karaosmanoglu, uno dei più grandi autori turchi del Novecento, racconta, osservandole alla luce dell’intimità, dei turbamenti dei suoi protagonisti, le trasformazioni del paese dalla vigilia della repubblica alla sua affermazione.
Teatro e simbolo dei contrasti tra ‘mondo di ieri’ e ‘modernità’, Ankara si fa qui spazio privilegiato della coscienza in divenire di Selma, giovane stambuliota, colta e sensibile, che si apre alla rivoluzione – e al mito – di Kemal Ataturk, vivendone fin nell’intimo le attese e le contraddizioni.
Forme complementari di questo travaglio, la città e la donna stanno l’una all’altra come corpo e ombra, intessute da una scrittura mai dimentica dell’oralità, intrisa della morfologia del paesaggio come del tessuto nervoso del tempo.
«Ci avete tolto il velo solo per agghindarci e farci ballare? Che valore ha la libertà di una donna se serve solo a questo?» disse.
Hakki Bey la prese in giro come se fosse una bambina: «Se ve ne privassimo, allora ne capireste il valore».
Yakup Kadri Karaosmanoglu (1889-1974), discendente dalla famiglia aristocratica dei Karaosmanogulları, nasce al Cairo dove completa l’istruzione secondaria, per poi iscriversi alla Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Istanbul. Abbandona lo studio del diritto per la letteratura; durante la Guerra d’Indipendenza (1919-1923) sostiene attivamente il movimento di liberazione nazionale, collaborando con il governo di Ankara e divenendo uno dei più accesi sostenitori degli ideali laici e repubblicani propagandati da Mustafa Kemal Atatürk. Tra i suoi romanzi ricordiamo «Nur Baba» (1922), «Yaban» (1932), entrambi tradotti in italiano, e «Ankara» (1934).
l'autore
Yakup Kadri Karaosmanoglu (1889-1974), discendente dalla famiglia aristocratica dei Karaosmanogulları, nasce al Cairo dove completa l’istruzione secondaria, per poi iscriversi alla Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Istanbul. Abbandona lo studio del diritto per la letteratura; durante la Guerra d’Indipendenza (1919-1923) sostiene attivamente il movimento di liberazione nazionale, collaborando con il governo di Ankara e divenendo uno dei più accesi sostenitori degli ideali laici e repubblicani propagandati da Mustafa Kemal Atatürk. Tra i suoi romanzi ricordiamo Nur Baba (1922), Yaban (1932), entrambi tradotti in italiano, e Ankara (1934).
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