Descrizione
Catania, come il mago Eliodoro – olim prestigiis celebre – un tempo celebre per la sua capacità di produrre illusioni, di riuscire a ottenere grande simpatia e partecipazione popolare, di produrre grandi spinte rivoluzionarie insieme a una cultura fortemente conservatrice, è al cuore dei testi di Antonino Recupero, alcuni dei quali inediti, scritti a partire dalla metà degli anni Ottanta, in diverse occasioni, e qui raccolti per la prima volta. Attraverso i grandi temi della politica, della storia, della cultura del Novecento, con la consueta acutezza e originalità, l’autore traccia in pagine di limpida raffinatezza letteraria, la complessa metamorfosi di Catania, il vissuto di una generazione e i mutamenti delle città meridionali.
Questa città – che ai nostri amici forestieri descriviamo come barocca […] – è insomma un organismo vivente, e anzi, di una vitalità irrefrenabile, quasi primitiva, carica di energia.
Antonino Recupero (Catania, 1940 Milano, 2003), storico e docente di storia moderna in diverse università italiane. Intellettuale controcorrente formatosi nella Sicilia degli anni Sessanta, ha dedicato gran parte del proprio impegno alla trasmissione della memoria storica dei movimenti sociali. I suoi studi hanno affrontato temi di sociologia, antropologia, comunicazione, cinema, letteratura. Tra le sue opere: «La rivoluzione borghese in Inghilterra: 1640-1660» (Milano, 1971); «Winstanley. La terra a chi lavora» (Firenze, 1974); «1977: Autonomia/organizzazione. Raccolta di documenti» (Catania, 1978); «Storia, provvidenza, utopia: forme ideologiche nel Seicento inglese» (Catania, 1993); con Rosalba Piazza, «La terza legislatura della Repubblica 1958-1963» (Palermo, 1983); con Sandra Carrettin, «Il mobbing in Italia» (Bari, 2001) e «A chi il potere?» (Civezzano, 2003).
l'autore
Antonino Recupero (Catania, 1940 Milano, 2003), storico e docente di storia moderna in diverse università italiane. Intellettuale controcorrente formatosi nella Sicilia degli anni Sessanta, ha dedicato gran parte del proprio impegno alla trasmissione della memoria storica dei movimenti sociali. I suoi studi hanno affrontato temi di sociologia, antropologia, comunicazione, cinema, letteratura. Tra le sue opere: La rivoluzione borghese in Inghilterra: 1640-1660 (Milano, 1971); Winstanley. La terra a chi lavora (Firenze, 1974); 1977: Autonomia/organizzazione. Raccolta di documenti (Catania, 1978); Storia, provvidenza, utopia: forme ideologiche nel Seicento inglese (Catania, 1993); con Rosalba Piazza, La terza legislatura della Repubblica 1958-1963 (Palermo, 1983); con Sandra Carrettin, Il mobbing in Italia (Bari, 2001) e A chi il potere? (Civezzano, 2003).
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