Descrizione
PREMIO CITTÀ DI MARINEO 2009
Cori niuru spacca cielu raccoglie un lavoro di scrittura poetica e vocale, spesso pensato per la scena, sedimentato nell’arco di più di quindici anni. Il siciliano di Guerrera, lontano da qualunque tentazione nostalgica o filologica, è una trama sonora attraverso la quale sperimentare un percorso conoscitivo individuale e collettivo, una narrazione che vede all’opera tanti piccoli personaggi minori: donne, vecchi, bambini, animali, carusi di quartiere, recuperati per un attimo dalla macina incessante della vita. Lo sguardo del poeta a tratti si concentra nella ricerca di un dettaglio, di un punto di scarto, a tratti si allarga sul paesaggio quasi alla ricerca di una fusione panica e sensuale con la vita urbana, con le sue voci sommesse o urlate. Catania è sullo sfondo – tra amore e morte, sogno e memoria – nera di pietra viva.
Ascuta:
sutta a città currunu acqui
sutta a città c’è n’autra città
autri strati, autri casi
e milli uci ‘mputtusati
Chiovi
je l’acqui currunu ru munti
u mari
Sutta, a città si fi ci cava:
tamburu r’acqui
cori sunanti
U funtaneri canusci i strati
ma c’u canusci u funtaneri?
Biagio Guerrera (Catania, 1965) ha studiato canto con Michiko Hirayama. È tra i fondatori del collettivo artistico Famiglia Sfuggita, con cui nel 1992 presenta, a Santarcangelo dei Teatri, «Idda» (Il Girasole, 1997). Nel 2003 partecipa alla realizzazione di «Dalle sponde del mare bianco» (Mesogea, 2003), insieme ai Dounia e al poeta tunisino Moncef Ghachem. Nel 2009 pubblica la sua seconda raccolta poetica, «Cori niuru spacca cielu» (Mesogea), seguono «Quelli che bruciano la frontiera» (Folkstudio ethnosuoni, 2011) insieme a Moncef Ghachem e alla Pocket Poetry Orchestra, «Amàri» (Mesogea, 2014) e «casa munnu» (Mesogea, 2021). Il suo interesse per la lingua siciliana lo ha portato a collaborare con il drammaturgo Carmelo Vassallo e a firmare alcune regie tratte da opere proprie o di altri autori (tra cui: «Idda», «L’incittà», «’U spavintapàssari», «Le vecchie e il mare»). Svolge un’intensa attività di curatore e operatore culturale in diverse associazioni (Associazione Musicale Etnea, Festival Internazionale di poesia Voci del Mondo, Leggerete, Sabir).
l'autore
Biagio Guerrera (Catania, 1965) ha studiato canto con Michiko Hirayama. È tra i fondatori del collettivo artistico Famiglia Sfuggita, con cui nel 1992 presenta, a Santarcangelo dei Teatri, Idda (Il Girasole, 1997). Nel 2003 partecipa alla realizzazione di Dalle sponde del mare bianco (Mesogea, 2003), insieme ai Dounia e al poeta tunisino Moncef Ghachem. Nel 2009 pubblica la sua seconda raccolta poetica, Cori niuru spacca cielu (Mesogea), seguono Quelli che bruciano la frontiera (Folkstudio ethnosuoni, 2011) insieme a Moncef Ghachem e alla Pocket Poetry Orchestra, Amàri (Mesogea, 2014) e casa munnu (Mesogea, 2021). Il suo interesse per la lingua siciliana lo ha portato a collaborare con il drammaturgo Carmelo Vassallo e a firmare alcune regie tratte da opere proprie o di altri autori (tra cui: Idda, L’incittà, ’U spavintapàssari, Le vecchie e il mare). Svolge un’intensa attività di curatore e operatore culturale in diverse associazioni (Associazione Musicale Etnea, Festival Internazionale di poesia Voci del Mondo, Leggerete, Sabir).
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