Descrizione
PREMIO MONDELLO 2003
Cutusìu è nome di luogo, nome di terra – quella in cui è nato e vive Nino De Vita – ed è nome di libro, nuovo luogo di nascita e di vita di quanto di visibile e invisibile del tempo e dei luoghi ci consegna chi abita ancora una lingua primigenia. «La mia prima lingua» dice l’autore «è stato il dialetto. Ho iniziato a scrivere versi per conservare parole che rischiano di scomparire». Da questa coscienza dolente e viva prendono forma e voce nei versi di «un vero e proprio romanzo di formazione» (M. Onofri) la vita di un ragazzo, Ninuzzu, e un mondo estremo ed essenziale. Figure assolutamente umane fanno qui tutt’uno con un paesaggio aspro che è passaggio di memoria storica e naturale. Paesaggio del radicamento e dello spaesamento: la lingua che tende e spinge la sua sonorità, il suo ritmo, il suo senso, nel luogo più profondo della consapevolezza: la perdita. Di essa Cutusìu è luogo, terra, libro e nome.
Timpuni assulazzatu Cutusìu;
e nnô ’n ciancu, avvaddata
(Erici ’n funnu, àvuta, cu’ ’n bbicoccu
ri negghia), Paricchiati:
terra vacanti
o siminata
a strisci;
nèvuli vasci,
cuvii, vunciati ri vapura.
Nino De Vita è nato nel 1950 a Marsala, dove vive e scrive. È riconosciuto anche all’estero come una delle voci più interessanti e rigorose della letteratura italiana contemporanea. Negli anni Ottanta i suoi primi testi poetici prendono a circolare in edizioni limitatissime tra scrittori e critici fino a quando Mesogea, al proprio esordio, intraprende nel 2000 l’edizione sia delle opere del primo periodo sia di quelle successive. Da allora ha pubblicato «Cutusìu» (2001), «Cùntura» (2003), «Nnòmura» (2005), «Fosse Chiti» (2007), «Òmini» (2011), «A ccanciu ri Maria» e «Antologia» (2015), «Sulità» (2017) e «Tiatru» (2018).
l'Autore
Nino De Vita è nato nel 1950 a Marsala, dove vive e scrive. È riconosciuto anche all’estero come una delle voci più interessanti e rigorose della letteratura italiana contemporanea. Negli anni Ottanta i suoi primi testi poetici prendono a circolare in edizioni limitatissime tra scrittori e critici fino a quando Mesogea, al proprio esordio, intraprende nel 2000 l’edizione sia delle opere del primo periodo sia di quelle successive. Da allora ha pubblicato Cutusìu (2001), Cùntura (2003), Nnòmura (2005), Fosse Chiti (2007), Òmini (2011), A ccanciu ri Maria e Antologia (2015), Sulità (2017) e Tiatru (2018).
Recensioni
Ancora non ci sono recensioni.