Descrizione
PREMIO VIAREGGIO 2012
PREMIO BUTTITTA 2012
Òmini, uomini, è – dopo Cutusìu, Cùntura e Nnòmura – la quarta raccolta di versi in dialetto di Nino De Vita. Qui non ci sono più, se non occasionalmente, i luoghi della contrada marsalese così presenti nella precedente trilogia, ma luoghi ‘altri’ dell’Isola. Città e paesi in cui il poeta incontra in modo del tutto casuale anonimi personaggi o si sofferma a parlare di amici a lungo frequentati: Leonardo Sciascia, Gesualdo Bufalino, Vincenzo Consolo, Ignazio Buttitta, Enzo Sellerio, Angelo Fiore… E la memoria rievoca fatti tutti realmente accaduti, imbastisce storie, racconta.
Òmini è un poema umanissimo e di felice malinconia.
Mi nn’jia, mi nn’jia, un vèspiru p’i strati
ri Palemmu, passiannu,
nzèmmula cu Nanà.
Avia pizziddichiatu,
allariatu, nisciutu,
u suli: ora accurzava,
eramu à ntrabbuliata.
Jiamu e trattiniamu,
a parlari, ammicciari.
Nfilavamu putii,
palummara scurusi.
Finemu nno ‘na zzimma
china ri mmarazzami, nne vitrina,
nne stipi, ammazzuniata.
Nino De Vita è nato nel 1950 a Marsala, dove vive e scrive. È riconosciuto anche all’estero come una delle voci più interessanti e rigorose della letteratura italiana contemporanea. Negli anni Ottanta i suoi primi testi poetici prendono a circolare in edizioni limitatissime tra scrittori e critici fino a quando Mesogea, al proprio esordio, intraprende nel 2000 l’edizione sia delle opere del primo periodo sia di quelle successive. Da allora ha pubblicato «Cutusìu» (2001), «Cùntura» (2003), «Nnòmura» (2005), «Fosse Chiti» (2007), «Òmini» (2011), «A ccanciu ri Maria» e «Antologia» (2015), «Sulità» (2017) e «Tiatru» (2018).
l'autore
Nino De Vita è nato nel 1950 a Marsala, dove vive e scrive. È riconosciuto anche all’estero come una delle voci più interessanti e rigorose della letteratura italiana contemporanea. Negli anni Ottanta i suoi primi testi poetici prendono a circolare in edizioni limitatissime tra scrittori e critici fino a quando Mesogea, al proprio esordio, intraprende nel 2000 l’edizione sia delle opere del primo periodo sia di quelle successive. Da allora ha pubblicato Cutusìu (2001), Cùntura (2003), Nnòmura (2005), Fosse Chiti (2007), Òmini (2011), A ccanciu ri Maria e Antologia (2015), Sulità (2017) e Tiatru (2018).
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