Descrizione
Nei secoli del basso medioevo, prima dell’espulsione definitiva alla fine del Quattrocento, una comunità ebraica ricca e popolosa vive in Sicilia, in piena simbiosi con l’universo cristiano che la circonda. Derivato dalla comunità maghrebina, con la quale intrattiene fitte relazioni commerciali, questo gruppo sociale è caratterizzato dal fatto che usa l’arabo come lingua corrente oltre, s’intende, al siciliano; l’ebraico infatti è riservato ai soli testi sacri. La quasi trentennale esperienza di studi del medioevo siciliano e mediterraneo ha permesso all’autore di ripercorrere migliaia di carte d’archivio (testamenti, atti, transazioni commerciali, ecc) sparsi in vari archivi non solo siciliani. Egli ha potuto così tracciare un vivace affresco di un mondo che conosce le sue gerarchie, i suoi ricchi e poveri, le liti di cortile e i conflitti gravi. Fondamentale per gli studiosi di storia, il libro è divertente e godibile anche per il lettore comune, dedicando largo spazio alla vita quotidiana di questa comunità: dalla dislocazione nelle città alle abitudini alimentari, dai mestieri alle leggi e usanze con cui si reggeva. Il libro esce contemporaneamente all’edizione francese presso l’editore Bouchene.
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