Descrizione
PREMIO NAPOLI 2004
Cùntura – vale a dire racconti o fiabe – è il secondo volume di una trilogia a cui Nino De Vita lavora da molti anni. Si tratta di quindici storie in versi ancora una volta scritti nella lingua in via di estinzione della contrada marsalese che ha dato i natali all’autore. In essi permangono le linee di una letteratura non arcadica, non idillica, piuttosto connotata di realismo persino crudo, ma sempre ispirato da una superiore visione della vita e dalla compassione per le creature.
Se Cutusìu può essere considerato poema dell’infanzia, Cùntura si riappropria della dimensione infantile e la elabora in fiaba generata, a sua volta, dalla terra, dal paesaggio, dal luogo unico in cui trova ispirazione e senso.
Vola ri tistareddi
dda supra e cucciuvi,
calànnari e sturnedda;
e ncapu ncapu corvi,
cu’ l’ali stinnigghiati.
Firriusi – attaciemmaci –
calummàvanu
nnô suli chi pichiava,
’n mezzu r’i ggirasuli
pi’ pistiari, jucari,
sciarriàrisi nfudduti:
stuccavanu truncuna,
sciancàvanu curuna
– fucusi, avviddanati –
chiantannu pizzuluna.
Nino De Vita è nato nel 1950 a Marsala, dove vive e scrive. È riconosciuto anche all’estero come una delle voci più interessanti e rigorose della letteratura italiana contemporanea. Negli anni Ottanta i suoi primi testi poetici prendono a circolare in edizioni limitatissime tra scrittori e critici fino a quando Mesogea, al proprio esordio, intraprende nel 2000 l’edizione sia delle opere del primo periodo sia di quelle successive. Da allora ha pubblicato «Cutusìu» (2001), «Cùntura» (2003), «Nnòmura» (2005), «Fosse Chiti» (2007), «Òmini» (2011), «A ccanciu ri Maria» e «Antologia» (2015), «Sulità» (2017) e «Tiatru» (2018).
l'autore
Nino De Vita è nato nel 1950 a Marsala, dove vive e scrive. È riconosciuto anche all’estero come una delle voci più interessanti e rigorose della letteratura italiana contemporanea. Negli anni Ottanta i suoi primi testi poetici prendono a circolare in edizioni limitatissime tra scrittori e critici fino a quando Mesogea, al proprio esordio, intraprende nel 2000 l’edizione sia delle opere del primo periodo sia di quelle successive. Da allora ha pubblicato Cutusìu (2001), Cùntura (2003), Nnòmura (2005), Fosse Chiti (2007), Òmini (2011), A ccanciu ri Maria e Antologia (2015), Sulità (2017) e Tiatru (2018).
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