Descrizione
Il ciclope di Euripide è il solo dramma satiresco giuntoci integro nella tradizione manoscritta del dramma attico e rappresenta in sé un unicum nel panorama del teatro antico. Questa parodia dai toni comici e fiabeschi del notissimo episodio di Polifemo, contenuto nel IX canto dell’Odissea, è dominata dalla figura di un ciclope molto diverso dal mostro omerico: l’aura sinistra della sua primitiva bestialità lascia qui il posto a un grottesco molto vicino alla modernità.
CICLOPE: Tu, con che nome ho da chiamarti, ospite?
ODÌSSEO: Nessuno. Per che dono ti ringrazio?
CICLOPE: Fra tutti i tuoi ti mangerò per ultimo.
il traduttore
Daniele Ventre (1974), filologo classico, vive a Napoli, dove insegna greco e latino. Fin da giovanissimo si è cimentato nella traduzione degli autori antichi, in particolare, di Omero, Virgilio ed Euripide.
Nel 2011, la sua versione in esametri italiani dell’Iliade, pubblicata da Mesogea, ha vinto il premio Marazza per la traduzione poetica; sono poi seguiti, sempre nel catalogo Mesogea, Odissea di Omero, Il Ciclope di Euripide, Opere (Bucoliche, Georgiche, Eneide) di Virgilio e Argonautiche di Apollonio Rodio (2020).
Insieme alla passione per le lettere antiche, coltiva quella per la poesia e per la letteratura contemporanea.
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