Descrizione
Quante lingue si parlano in un cantiere edile della periferia parigina e quante in un centro di espulsione? La letteratura postnazionale di cui si parla in questo libro è innanzitutto la macchina di espressione di nuove esperienze politiche, linguistiche, esistenziali che non possono prescindere dal pensiero e dal fatto che «l’uomo è migrazione infinita». A partire dalla ‘svolta’ di scritture come quelle di Joyce, di Gadda e degli scrittori caraibici E. Glissant, R. Confiant e P. Chamoiseau, Luca Salza pone al centro del suo saggio la necessità di trovare nuovi nomi, una nuova lingua per quel «Tutto-Mondo» in cui «le differenze culturali si moltiplicano per non cristallizzarsi in forme identitarie».
Luca Salza (Castellammare di Stabia, 1973) vive in Francia, dove insegna Letteratura italiana e Storia delle idee all’Università Charles-de-Gaulle Lille 3. Si è occupato di filosofia del Rinascimento e del Barocco, su cui ha pubblicato «Métamorphose de la Physis. Giordano Bruno» (La Città del Sole-Vrin, 2005); «Naples. Entre Baroque et Lumières» (Les Belles Lettres, 2013). Recentemente, a partire da Giordano Bruno, lavora sull’intreccio fra letteratura, filosofia e politica anche in epoca contemporanea. È redattore della rivista di filosofia (post-)europea Outis!
l'Autore
Luca Salza (Castellammare di Stabia, 1973) vive in Francia, dove insegna Letteratura italiana e Storia delle idee all’Università Charles-de-Gaulle Lille 3. Si è occupato di filosofia del Rinascimento e del Barocco, su cui ha pubblicato Métamorphose de la Physis. Giordano Bruno (La Città del Sole-Vrin, 2005); Naples. Entre Baroque et Lumières (Les Belles Lettres, 2013). Recentemente, a partire da Giordano Bruno, lavora sull’intreccio fra letteratura, filosofia e politica anche in epoca contemporanea. È redattore della rivista di filosofia (post-)europea Outis!
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