Descrizione
Le forme di ribellione e di delinquenza in Sicilia dagli ultimi decenni del regime borbonico ai primi decenni unitari oscillano tra l’etichetta di cieca rivolta popolare a quella di reazione arcaica. Dai rapporti consolari emerge però un’analisi più articolata e spesso inedita del brigantaggio e della criminalità. All’interno di una ricostruzione storiografica accurata, l’autore lascia parlare direttamente i consoli e i viaggiatori stranieri, i cui racconti si snodano con vivacità quasi romanzesca, senza nulla perdere del loro valore di fonte storiografica.
Giovanni Raffaele insegna Storia moderna presso la facoltà di Lettere e Filosofia di Messina. Si è occupato dei processi di nazionalizzazione, della storia della criminalità organizzata e delle strutture psichiatriche d’Ottocento. Tra i suoi libri, «L’ambigua tessitura. Mafia e fascismo nella Sicilia degli anni Venti», Angeli; «“Formare di tutti un gran tutto”: la nazionalizzazione delle plebi meridionali tra Borboni e Stato unitario», Selene.
l'autore
Giovanni Raffaele insegna Storia moderna presso la facoltà di Lettere e Filosofia di Messina. Si è occupato dei processi di nazionalizzazione, della storia della criminalità organizzata e delle strutture psichiatriche d’Ottocento. Tra i suoi libri, L’ambigua tessitura. Mafia e fascismo nella Sicilia degli anni Venti, Angeli; “Formare di tutti un gran tutto”: la nazionalizzazione delle plebi meridionali tra Borboni e Stato unitario, Selene.
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