Descrizione
Un singolare noir, ambientato nella Slovenia dei giorni nostri, s’intreccia attorno al furto balordo e accidentale di alcuni documenti militari, in casa di un ex alto ufficiale della nomenclatura di Tito. Affetti, sessualità, vita familiare, aspirazioni, piccole virtù e grandi squallori della vita quotidiana dei due ladri, Sergej e Polde, e del microcosmo di granguignolesco grigiore in cui vivono, si mescolano nel continuo cambio di prospettiva di un racconto scritto in una lingua asciutta, cruda, dai toni fortemente ironici. Una luce spietata su un presente in cui affiorano le cicatrici antiche e recenti della storia a noi vicina.
Vincenc (Vinko) Möderndorfer (Lubiana 1958), scrittore, commediografo, regista cinematografico e teatrale, è uno degli autori più interessanti della generazione che ha vissuto direttamente la crisi e lo sgretolamento della federazione jugoslava. Nel suo paese una parte della critica lo considera un autore erotico al limite del pornografico, ma vere e proprie pagine di poesia scaturiscono all’improvviso dai suoi racconti. Il suo tema principale appare in realtà il ‘mal di vivere’ nella piccola società slovena che, dopo dieci anni dal suo distacco dalla Federazione jugoslava, è alla ricerca del proprio ruolo in Europa.
l'autore
Vincenc (Vinko) Möderndorfer (Lubiana 1958), scrittore, commediografo, regista cinematografico e teatrale, è uno degli autori più interessanti della generazione che ha vissuto direttamente la crisi e lo sgretolamento della federazione jugoslava. Nel suo paese una parte della critica lo considera un autore erotico al limite del pornografico, ma vere e proprie pagine di poesia scaturiscono all’improvviso dai suoi racconti. Il suo tema principale appare in realtà il ‘mal di vivere’ nella piccola società slovena che, dopo dieci anni dal suo distacco dalla Federazione jugoslava, è alla ricerca del proprio ruolo in Europa.
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