Descrizione
Il presente studio si sviluppa principalmente intorno alle problematiche relative al rapporto tra linguaggio matematico e linguaggio letterario. Esse trovano la loro sintesi in quello che Rossana Gheno definisce «linguaggio matematicamente incarnato», in cui si ritrovano perfettamente sintetizzati meccanismi biologici, fenomeni cognitivi e realtà esterna, complesso riassunto da Valéry nell’acronimo CEM. L’ipotesi sostenuta attraverso il parallelo tra l’opera di Valéry Agathe e la macchina elaborata da Alan Turing, svela i meccanismi di un progetto letterario in cui converge la molteplicità dei saperi.
Andrea Pasquino, studioso di Valéry, è professore associato di Lingua e letteratura francese presso la Facoltà di Lingue dell’Università ‘G. d’Annunzio’ Chieti-Pescara.
Rossana Gheno è professore a contratto presso la Facoltà di Lingue e letterature straniere dell’Università ‘G. d’Annunzio’ Chieti-Pescara. Si interessa dei rapporti tra letteratura e scienza ed è autrice di saggi critici su Boris Vian, Howard Phillips Lovecraft e Paul Valéry. È attualmente impegnata nell’analisi filologico-letteraria dell’opera «Agathe».
gli autori
Rossana Gheno è professore a contratto presso la Facoltà di Lingue e letterature straniere dell’Università ‘G. d’Annunzio’ Chieti-Pescara. Si interessa dei rapporti tra letteratura e scienza ed è autrice di saggi critici su Boris Vian, Howard Phillips Lovecraft e Paul Valéry. È attualmente impegnata nell’analisi filologico-letteraria dell’opera Agathe.
Andrea Pasquino, studioso di Valéry, è professore associato di Lingua e letteratura francese presso la Facoltà di Lingue dell’Università ‘G. d’Annunzio’ Chieti-Pescara.
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