Descrizione
Sarebbe vano nascondere l’orgoglio di riconsegnare oggi alla luce delle pagine e ai lettori questa nuova edizione della raccolta di poesie di Stefano D’Arrigo introvabile da decenni, pubblicata per la prima volta nel 1957 da Scheiwiller e, nel 1978, da Mondadori. «Lontano principio» dello straordinario romanzo Horcynus Orca – l’epopea contemporanea dello spazio magico e tragico tra Scilla e Cariddi, che prenderà vita vent’anni dopo la prima uscita di questi versi – Codice siciliano è testo-testimonianza lirica e umana di un autore che, con spirito omerico, si assume il proprio tempo in linguaggio. «In una lingua che non so più dire» scrive D’Arrigo il suo codice, e quella sua lingua, quella voce che oggi tornano e si fanno lingua e voce del mondo. Ascoltarle è la nostra scelta.
Cacciati di qua, dai ruggenti
enigmi, gli innocenti,
coi perduti averi, le vite,
le labbra per sempre cucite,
emigravano nell’aldilà.
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